Mariano Peyrou
"Da un bicchiere pieno, il bicchiere."
biografia
MARIANO PEYROU nato a Buenos Aires nel 1971, vive a Madrid dal 1976. Laureato in antropologia sociale, oltre ad essere poeta e narratore è anche musicista. Ha pubblicato le sillogi: La voluntad de equilibrio, A veces transparente, La sal, Estudio de lo visible, Temperatura voz, Niños enamorados, El año del cangrejo, Posibilidades en la sombra e Diciembres iniciales. Ha anche pubblicato la raccolta di racconti La tristeza de las fiestas, i romanzi De los otros, Los nombres de las cosas e Lo de dentro fuera e i saggi Tensión y sentido. Una introducción a la poesía contemporánea e Oídos que no ven. Contra la idea de música intelectual.
L’ORDINE - Estudio de lo visible
Questo inevitabile vuoto
di cose, la loro mancanza
di relazione con le nostre aspettative
e la speranza con cui le
definiamo, non è un vuoto
passivo; sussurra, reclama che
la pietra continui ad essere pietra,
che il verticale, l’istantaneo,
continui ad incidere senza violenza
sull’orizzontale. Il permanente,
allora, resisterà con la pazienza
tipica dell’altrui, di quello che più
non importa, spiegandoci di nuovo
le prime lezioni perché non
dimentichiamo che l’acqua
è la pietra più dura.
HO PROVATO AD ESSER LIEVE - Estudio de lo visible
Salgo e apro la porta, sono
molto ispirato. Qui
manca qualcosa. È mezzogiorno,
non ho voglia di continuare
a contare. I marinai,
gli antichi cacciatori, una strabica
bellissima che è fuggita nell’ultimo
scalino, tutti sapevano maneggiare
le carte. Ho tentato
di smussare le mie tendenze naturali.
Un animale infallibile aspetta che risuoni lo sparo.
Nella parte più alta, inizia la corsa.
GLI SPAZI CHIUSI - Estudio de lo visible
Dovrai esercitare gli occhi
raccogliendo le nubi che ti mando,
la pulita altezza delle ciminiere
che spargevano odore di zucchero
per tutta la città, le immagini
che trascina la corrente sotterranea.
Ora si che spinge il vento,
viene tra le statue per agitare
emozioni antiche che ancora non hanno
nome, per battere alle porte
degli spazi chiusi dove la colpa
circola fluida, dove vibrano
le bugie e il passato
si sogna diverso.
Sta nevicando molto,
tutto è bianco fuori di me.
UN ALBERO - Estudio de lo visible
puoi fare diverse cose con questo albero
coprirlo con un colore originale o disegnarlo nella tua mente come fosse un fiume
potarlo con le unghie fino a modificare la tua percezione del tempo
calcolare la sua altezza e sbagliarti e non renderti conto
puoi odorarlo come se pensassi parole
nascondere le sue radici nella terra e dipingere di verde la sua foglia più verde
sederti su quello che fu la sua ombra e aspettare che si faccia giorno
definirlo affinché sia allo stesso tempo bello e artificiale
inventare un incendio e salvarlo
cambiarlo per il diritto di spostarti sul prato
trasformarlo in carta e descriverlo in modo diverso su ogni pagina
camminare in cerchio intorno a qualsiasi albero vicino
pungerlo con uno spillo per costatare che non si lamenta
fare una lunga conversazione alla luce dei suoi uccelli e scoprire che ospita tante contraddizioni come ali
puoi prenderlo come esempio in un saggio sull’orizzontalità
amarlo compassionevolmente pensando ai poderosi venti che hanno portato dalle stelle la materia che lo compone
palpare la sua rugosità con ogni dito o con tutto il palmo
ciò che non puoi fare è capirlo